6. Una scoperta archeologica eccezionale in Toscana
Il 9 novembre 2022 viene diffusa la notizia della scoperta di 24 staute, 5 delle quali alte quasi un metro e perfettamente integre, risalenti al II secolo a.C. in Toscana.
Protette per 2300 anni dal fango, le statue sono riemerse dagli scavi di San Casciano dei Bagni, insieme a migliaia di monete e oggetti votivi.
"Una scoperta che riscriverà la storia" annuncia in anteprima all'ANSA l'archeologo Jacopo Tabolli (Università di Siena).
"Realizzate con tutta probabilità da artigiani locali, le 24 statue appena ritrovate" - spiega Tabolli affiancato dal direttore dello scavo Emanuele Mariotti e da Ada Salvi della Soprintendenza - "si possono datare tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo."
Esse decoravano un santuario esistente almeno dal III secolo a.C. e attivo fino al V d.C., dove i fedeli potevano immergersi nelle vasche piene di acqua calda della sorgente. In epoca cristiana venne chiuso ma non distrutto, le vasche sigillate con pesanti colonne di pietra, le divinità affidate con rispetto all'acqua. È anche per questo che, rimossa quella copertura, gli archeologi si sono trovati davanti un tesoro ancora intatto, di fatto "il più grande deposito di statue dell'Italia antica e comunque l'unico di cui abbiamo la possibilità di ricostruire interamente il contesto", ribadisce Tabolli.
Un grande santuario che sembra raccontarsi come un luogo unico anche per gli antichi, una sorta di bolla di pace, se si pensa, come spiega Tabolli, "che anche in epoche storiche in cui fuori infuriano i più tremendi conflitti, all'interno di queste vasche e su questi altari i due mondi, quello etrusco e quello latino, sembrano convivere senza problemi". (ANSA)
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