INTERVISTA IMPOSSIBILE A ... JOHN KENNEDY

John Fitzgerald Kennedy, chiamato anche “JFK”, nato a Brookline il 29 maggio 1917, è stato un politico statunitense nonché il 35° presidente degli Stati Uniti.


Buonasera signor Kennedy, com’è stato il viaggio per arrivare qui in Italia?

Buonasera, tutto perfetto gli aerei sono molto più veloci rispetto a quelli dei miei tempi.


Ottimo, io inizierei con le domande, partiamo dal principio com’è stata la sua infanzia?

Allora, la mia infanzia è stata molto tranquilla tranne per  lo spostamento da Boston a New York che  mi destabilizzò un po sa cambiare tutto per un bambino non è sempre facile cambiare. Comunque mi sono ambientato e ho frequentato alcune tra le migliori scuole, all'università mi sono laureato ad Harvard il che per me è sempre stato un vanto.


So che ha combattuto durante la II guerra mondiale, vuole raccontarci qualcosa in merito?

Ma certo volentieri, mi sono arruolato da volontario nella marina e sono stato mandato a combattere nel pacifico ho ottenuto il grado di sottotenente di vascello e il comando del PT-109. Sono stato congedato all’inizio del 1945 poco prima che il Giappone si arrendesse, ho ricevuto vari encomi la Navy and Marine Corps Medal, la Purple Heart, l’ Asiatic-Pacific Campaign Medal e la World War II Victory Medal.Uno degli aspetti negativi di questa esperienza è che mi lasciò diversi strascichi.


Cambiamo argomento, come ha iniziato la sua carriera politica e a cosa aspirava nella sua vita?

Dunque, all'inizio non fu affatto facile provai a candidarmi diverse volte per il senato ma con risultati non del tutto soddisfacenti, nel 1956 provai per la vice-presidenza del Partito Democratico  ma di nuovo senza successo così nel 1960 mi candidai come presidente degli Stati Uniti e vinsi battendo il mio avversario Richard Nixon. Nella mia vita aspiravo a fare qualcosa di grande di lasciare il segno anche per quanto riguarda la questione razziale e non so se ci sono riuscito so che una delle mie più grandi aspirazioni è stata avverata dopo la mia morte,andare nello spazio.So per certo che tra i presidenti prima di me sono stato tra i più ben voluti.


Ha accennato alla sua morte, lei sa com’è morto?

Guarda molto sinceramente sì purtroppo me lo ricordo benissimo, ero in mezzo ad una parata a Dallas  che passavo con la macchina affianco a mia moglie e ad un tratto ho sentito un colpo alla testa e da lì buio non c’è più stato niente ho capito così che avevo finito i miei giorni.


Ultima domanda. Lei ha dei rimpianti ci sono cose che non rifarebbe ed altre che invece si?

Onestamente no rifarei tutto quello che ho fatto nella mia vita e quello che sono riuscito è già molto, forse il mio unico rimorso è di non essere stato il migliore dei mariti ecco forse se potessi vivere ancora sarei più fedele a mia moglie evitando le storie al di fuori del matrimonio.


La ringrazio della disponibilità e la saluto, le auguro il meglio addio presidente Kennedy.

Steno Di Menza (3^TrB)

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