INTERVISTA IMPOSSIBILE AL DIO URANO

Buongiorno Divino, le dispiace se le faccio qualche domanda?

Certamente però datti una mossa, che non ho tutto il giorno.

La ringrazio. Come si chiama?

Io sono Urano, figlio di Gea e Tartaro.

Che cosa rappresenta? 

Sono il cielo.

Perché si ritiene importante?

Che domanda… perché senza di me non ci sarebbe la vita.

Ah mi scusi. Qual è il suo potere?

Ho il potere di controllare il cielo.  

Quando è nato? 

Sono nato praticamente all'inizio di tutto, dall'amore di Gea e Tartaro.

Mi può parlare dei suoi genitori?

Mia mamma è Gea la terra, mentre mio padre è Tartaro, il sottosuolo.  

Per quale motivo aveva paura dei tuoi figli?

Non mi va di parlarne

Per i suoi ammiratori è importante

Va bene. Avevo paura che i miei figli prendessero il mio posto e siccome io sono il più potente, non potevo permetterlo, così ho mangiato i centimani e i mostri. 

Perché non ha mangiato anche i titani?

Pensavo che i titani fossero meno forti dei centimani e dei mostri, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Siccome lei è il più potente e nessuno poteva varcare il suo territorio, come ci si sente oggi visto che noi umani lo facciamo ogni giorno ?

Guarda non me ne parlare, ogni giorno mi ritrovo dei grandissimi uccelli di metallo che mi passano attraverso e mi da fastidio perchè mi fa sembrare  impotente.

Uccelli di metallo?..Ah gli aerei, capisco.

Che cosa hai provato quando suo figlio Cronos l’ha evirata?

MA SECONDO TE COSA SI PROVA QUANDO TI EVIRANO, DOLORE.

Scusi, scusi..cerchi di calmarsi per favore. Le faccio un’ultima domanda e poi la lascio andare. Che cosa ha provato quando suo figlio Cronos è diventato il re degli dei?

Ero molto arrabbiato perché io ero il più potente, ma poi quando Cronos creò il tempo, rimasi stupito delle sue abilità.

La ringrazio Urano, ho terminato le domande.

Ooohhh finalmente.

Eeemmhh, mi spiace averla irritata..

Ufff, ormai è andata, ma non tornare più altrimenti ti stritolo.  

Certo, certo, non si preoccupi, non mi vedrà mai più.. la ringrazio e le auguro buona giornata.

Addio.  

Gabriele Vinci (1^B)