INTERVISTA IMPOSSIBILE A ... MARTIN LUTHER KING
Intervistatore: Buongiorno, dottor King. Grazie per averci concesso questa opportunità di parlare con lei oggi.
MLK: Buongiorno a lei. È un piacere essere qui con voi.
Intervistatore: Dottor King, potrebbe parlarci della sua infanzia e della sua educazione?
MLK: Sono nato il 15 gennaio 1929 ad Atlanta, in Georgia. Mio padre, Martin Luther King Sr., era un pastore battista e mia madre, Alberta Williams King, era un'organista e un'insegnante di canto. Ho avuto un'infanzia felice e privilegiata, e sono stato educato nella fede cristiana e nei valori dell'uguaglianza e della giustizia. Ho frequentato la scuola pubblica a Atlanta e poi mi sono laureato in teologia al Morehouse College. In seguito, ho ottenuto il mio dottorato in teologia alla Boston University.
Intervistatore: Quale ruolo ha avuto la sua fede nel suo lavoro per i diritti civili?
MLK: La mia fede cristiana è stata la forza trainante della mia lotta per i diritti civili. Credo fermamente che Dio ci abbia creati tutti uguali e che siamo tutti fratelli e sorelle. La mia fede mi ha dato la forza di lottare per la giustizia nonostante le difficoltà e le sfide che ho affrontato lungo la strada.
Intervistatore: Potrebbe parlarci della sua campagna per i diritti civili e della sua famosa "I Have a Dream" speech?
MLK: Nel 1955, a Montgomery, in Alabama, ho avuto il ruolo di leader nella campagna per l'abolizione della discriminazione razziale nei mezzi di trasporto pubblici, nota come "Montgomery Bus Boycott". Questa campagna è durata 381 giorni ed è stata una delle prime grandi vittorie della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti. Nel 1963, ho pronunciato il mio discorso "I Have a Dream" durante la Marcia su Washington per il lavoro e la libertà. In questo discorso, ho espresso la mia speranza di vedere un giorno in cui tutti gli americani, indipendentemente dal colore della loro pelle, potessero godere dei diritti e delle opportunità che la nostra costituzione garantisce.
Intervistatore: Quali sono state le sfide più grandi che ha affrontato durante la sua lotta per i diritti civili?
MLK: Ci sono state molte sfide che ho dovuto affrontare durante la mia lotta per i diritti civili. Una delle sfide più grandi è stata la violenza e la minaccia di violenza che ho dovuto affrontare in diverse occasioni. Ho ricevuto numerose minacce di morte e ho subito diversi attacchi fisici durante la mia carriera. Inoltre, ho dovuto affrontare la forte opposizione dei gruppi che si opponevano ai nostri sforzi per i diritti civili e la discriminazione razziale. Nonostante queste sfide, sono rimasto determinato a lottare per la giustizia e l'uguaglianza per tutti gli americani.
Intervistatore: Qual è stata la sua più grande realizzazione durante la sua carriera per i diritti civili?
MLK: È difficile scegliere una sola realizzazione come la più grande, ma credo che la mia più grande realizzazione sia stata la partecipazione alla creazione delle leggi sui diritti civili degli anni '60, che hanno vietato la discriminazione razziale e hanno aperto le porte a una maggiore uguaglianza per tutti gli americani. Queste leggi hanno fatto una grande differenza nella vita di milioni di persone e hanno costituito un passo importante verso la realizzazione del sogno di una nazione veramente uguale per tutti.
Intervistatore: Quali sono i suoi consigli per le nuove generazioni che lottano per la giustizia e l'uguaglianza?
MLK: Il mio consiglio per le nuove generazioni che lottano per la giustizia e l'uguaglianza è di rimanere determinati e di non arrendersi mai. La lotta per la giustizia e l'uguaglianza è una battaglia lunga e difficile, ma alla fine ne vale la pena. È importante anche lavorare insieme con gli altri e unirsi per raggiungere un obiettivo comune. Inoltre, è importante essere pronti a fare sacrifici e a mettere se stessi in gioco per la causa in cui si crede. Se rimaniamo fedeli ai nostri valori e continuiamo a lottare per ciò in cui crediamo, alla fine potremo vedere il cambiamento che desideriamo.
Intervistatore: Dottor King, lei è stato assassinato nel 1968. Cosa vorrebbe che il mondo ricordasse di lei?
MLK: Vorrei che il mondo ricordasse che ho dedicato la mia vita alla lotta per la giustizia e l'uguaglianza per tutti gli americani, indipendentemente dal colore della loro pelle. Spero che il mio lavoro e il mio sacrificio possano ispirare le future generazioni a continuare a lottare per i diritti di tutti e a costruire un mondo più giusto e uguale per tutti.
Intervistatore:Perché si è impegnato nella difesa dei diritti dei neri?
MLK: Mi sono impegnato nella difesa dei diritti dei neri perché credevo che tutti gli esseri umani meritassero pari opportunità e uguaglianza, indipendentemente dalla loro razza. Ho lottato per l'abolizione della segregazione razziale e per il diritto al voto per i neri, nonché per la fine della discriminazione nei luoghi di lavoro e nell'educazione.
Intervistatore:Che cosa lo ha motivato a intraprendere una vita così pericolosa?
MLK: Il motivo principale era il profondo senso di giustizia e il desiderio di vedere una società più equa e ugualitaria. Anche il mio credo religioso e la fede in Dio hanno giocato un ruolo importante nel darmi la forza e la determinazione per continuare la lotta nonostante la violenza e le minacce che ho dovuto affrontare.
Intervistatore: Grazie ancora per averci concesso questa opportunità di parlare con lei, dottor King. La ringraziamo per il suo lavoro e il suo contributo alla lotta per i diritti civili.
MLK: È stato un piacere parlare con voi oggi. Grazie per avermi dato l'opportunità di parlare del mio lavoro e della mia lotta per la giustizia e l'uguaglianza. Spero che le mie parole possano ispirare le nuove generazioni a continuare a lottare per un mondo più giusto e uguale per tutti.
Erick Guerra (3^TrB)
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