INTERVISTA REALE A DANIELA SICARI (classe IV AP B)

Quale attività svolgi fuori dall'orario scolastico?

Faccio lotta libera. Mi alleno dalle 18 alle 20, tutti i giorni tranne il fine settimana.

Dove?

La palestra è vicino allo stadio, a dieci minuti da casa mia.

Quando hai iniziato a fare sport così intensamente?

Nove anni fa, quando avevo otto anni.

Ti piacciono di più le attività di squadra o quelle individuali?

Il mio sport è individuale. Preferisco le attività individuali perché mi danno più soddisfazione: mi posso prendere tutto il merito del successo.

Perché hai iniziato a fare sport in maniera così intensa?

Io ho iniziato a fare questo sport per realizzare il sogno di mio padre, che da piccolo ha dovuto smettere per problemi familiari. Ora continuo perché vorrei entrare in un corpo sportivo dell'arma.

Hai mai pensato di smettere?

Ho avuto dei momenti di sconforto. A volte non riuscivo a raggiungere il mio obiettivo, ma non mi sono arresa.

E difficile coniugare la scuola con lo sport?

Sì, lo sport mi toglie un sacco di tempo per studiare. Dopo scuola, a volte sono stanca e non so quando studiare. Quando studio subito, poi vado in palestra ancora più stanca e non combino nulla; quando non studio al pomeriggio, mi riduco a farlo dopo l'allenamento alla sera, ma rendo poco, vado a letto tardi e il giorno dopo è impegnativo reggere tutta la mattina. Fortunatamente, non è sempre così e ho imparato a organizzarmi. Oltretutto, capita che ho delle gare nel fine settimana e quindi non ho proprio il tempo per studiare.

Fare sport significa relazionarsi molto con il proprio aspetto. Qual è stato e qual è il tuo rapporto con il corpo? 

All'inizio non mi facevo nessun tipo di problema per il mio corpo, ora sta diventando una sorta di ossessione per quanto riguarda il peso. Per raggiungere una determinata categoria, sono spesso a dieta. Questo un po' mi pesa: mentre gli altri mangiano quello che vogliono, io non posso permettermelo. Il calo peso è stressante, mi indebolisce e mi mette un'ulteriore ansia.

Consigli ai ragazzi di fare sport come fai tu? E' salutare o fonte di stress?

Il mio sport è utile per l'autodifesa e per rendersi conto delle proprie possibilità fisiche.

Quali episodi ricordi con piacere e perché? Quali con dispiacere?

Ne ho tanti di momenti che ricordo con piacere, ma uno in particolare è quando ho vinto i campionati italiani un mese fa da primo anno junior, quindi gareggiando come più piccola rispetto alle altre ragazze. È stata un’emozione che a parole non si può spiegare. Erano anni che desideravo arrivasse quel momento, ed esserci riuscita dopo tanti sacrifici mi ha fatto venire ancora più voglia di non mollare mai di fronte alle difficoltà. 

Un momento che invece ricordo con dispiacere è quando mi sono rotta la tibia in gara, ma vi parlo di quando ero ancora piccola. Mi hanno dovuto portare via con la barella senza poter finire l’incontro, e per questo ero molto dispiaciuta. Per la prima volta, a causa della paura che ho avuto, mi era venuto il pensiero di lasciare questo sport. 

Rifaresti le scelte che hai fatto?

Se dovessi tornare indietro rifarei queste scelte, perché grazie ad esse ho scoperto le mie potenzialità e quanto posso dare. Mi ha insegnato a non vergognarmi del mio corpo o di essere una ragazza che pratica una sport “prevalentemente maschile”. Ma sopratutto a rendermi forte mentalmente, ad avere la testa di non mollare mai. 

Quando ti rendi conto che la tua vita è diversa da quella degli altri ragazzi della tua età?

Mi rendo conto che la mia vita è diversa dagli altri ragazzi della mia età, quando i miei amici mi chiedono di uscire ma io metto al primo posto gli allenamenti.

Grazie Daniela del tempo che ci hai dedicato.

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