INTERVISTA IMPOSSIBILE A ... NILDE IOTTI

Nilde Iotti fu la prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire la terza carica dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, dal 20 giugno 1979 al 22 aprile 1992, diventando la presidente della Camera rimasta in carica più a lungo in assoluto nella storia della Repubblica Italiana, per ben 12 anni e 307 giorni.

Perché si è impegnata in politica?

Il mio obiettivo era la difesa dei diritti delle donne.

I suoi genitori erano felici della sua scelta?

Mia madre era casalinga e mi ha sempre sostenuto.

Mio padre Egidio era un ferroviere e sindacalista socialista. Fu licenziato a causa del suo impegno politico e morì quando io avevo 13 anni. Credo che sarebbe stato fiero della mia scelta di entrare in politica. 

Vissi gli anni dell'adolescenza in un contesto di forti difficoltà economiche. Potei proseguire gli studi grazie a borse di studio che mi permisero di iscrivermi all'Università Cattolica di Milano, dove ebbi tra i miei professori Amintore Fanfani. Mi laureai in lettere nel 1942.

In che modo si può diventare un buon politico?

Impegnandosi molto nello studio per capire le cose più importanti della società.

È fiera di quello che ha fatto?

Sono fiera di aver contribuito al miglioramento dei diritti delle donne, ma avrei voluto fare ancora di più.

Essendo donna ho trovato il coraggio di lottare perché ho potuto capire la sofferenza delle donne.

Nel 1943 diventai staffetta partigiana e partecipai attivamente alla lotta di Liberazione attraverso i Gruppi di difesa della donna e il 31 marzo 1946 viene eletta nel consiglio comunale di Reggio Emilia. A a ventisei anni entrai nel palazzo di Montecitorio insieme ad altre ventuno deputate, prime donne elette nel nuovo Parlamento italiano.

Come è morta?

Sono morta per arrestato cardiaco.

Federico Dell'Aversana (1^F)


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