INTERVISTAIMPOSSIBILE A ... ROSA LUXEMBURG

Propugnatrice del socialismo rivoluzionario, Rosa Luxemburg è tra le principali teoriche del marxismo in Germania. In vita lottò per il riconoscimento delle libertà fondamentali delle persone.Fondò, con Karl Liebknecht, la Lega Spartachista, nel gennaio del 1919 fu la protagonista di un'insurrezione armata contro la Repubblica di Weimar, nel corso della quale lei e lo stesso Liebknecht persero tragicamente la vita.

Quando è nata?

Sono nata il 5 marzo del 1871 a Zamosc, una cittadina di 66,633 mila persone in Polonia.

Perché il trasloco è stata un'esperienza traumatica?

Nel 1873, quando avevo due anni e mezzo, la mia famiglia si trasferì a Varsavia, dopo poco tempo mi venne una malattia che mi procurò una deformazione all’anca e che mi costringeva a zoppicare per tutta la vita.

Da piccola anche con questa difficoltà ho imparato a leggere e a scrivere da sola,

Lei cosa faceva da adolescente?

Nel 1884 sono stata iscritta al Secondo Liceo Femminile. In quegli anni entrai a far parte del gruppo rivoluzionario clandestino.

Le mie idee politiche non passarono inosservate. Il consiglio d’istituto mi negò, a causa del mio “atteggiamento da ribelle” nei confronti delle autorità, la medaglia d’oro che avrei sicuramente meritato per il mio eccellente percorso accademico.

Dopo che ha finito la scuola che ha iniziato a fare?

Nei due anni successivi cominciai a studiare le opere di Marx ed Engels, mentre in Polonia aumentarono gli scioperi e le manifestazioni operaie. L’Unione dei lavoratori polacchi venne decimato da molteplici arresti.

Nel 1889, lasciai Varsavia e riuscì a superare la frontiera austro-ungarica nascosta in un carro da fieno. Mi stabilii in Svizzera, a Zurigo e, l'anno seguente, m'iscrisse alla Facoltà di filosofia, seguendo anche corsi di matematica e di scienze naturali. Ero un'appassionata botanica, amavo la natura e gli animali, e la bellezza in ogni sua forma.

Nel 1892 mi iscrissi alla Facoltà di giurisprudenza. Divenni atea, a seguito della mia adesione al marxismo.

Perché si oppose a Eduard Bernstein?

Alla fine del 1886, Eduard fece comparire sulla "Neue Zeit" una serie di articoli nei quali spiegava che erano superate molte indicazioni di Marx e che le riforme dovevano essere approvate per via parlamentare. Solo la collaborazione delle classi attraverso un'alleanza tra socialisti e liberali avrebbe condotto al socialismo, evitando la fase rivoluzionaria.

Io ero fermamente contraria: la democrazia non rendeva affatto superflua la rivoluzione proletaria, bensì ineluttabilmente necessaria.

Cosa successe nel 1915 a Lei e Karl Liebknecht?

Nel 1915 io e Karl creammo il Gruppo Internazionale, che sarebbe diventato in seguito la Lega spartachista. Questa in un primo momento fece parte, quale corrente di sinistra interna, del Partito Socialdemocratico, dopodichè entrò a far parte del Partito Socialdemocratico indipendente di Germania.

Poi, tra il dicembre 1918 e il gennaio 1919, nel corso della “Rivolta di Gennaio” cominciata il 6  gennaio, il 15 gennaio siamo stati rapiti per poi in seguito essere assassinati.

Quale messaggio lascerebbe ai giovani di oggi?

Direi ai giovani di essere ottimisti.

Quando si ha la cattiva abitudine di cercare una gocciolina di veleno in ogni fiore schiuso, si trova, fino alla morte, qualche motivo per lamentarsi. Guardate quindi le cose da un angolo diverso e cercate il miele in ogni fiore: troverete sempre qualche motivo di sereno buonumore. 

La vita è per me una tale fonte di gioia: quando studiavo botanica, tutte le mattine ispezionavo scrupolosamente le gemme di ogni mio arbusto e verificavo dove ce n'erano; ogni giorno facevo visita a una coccinella rossa con due puntini neri sul dorso che da una settimana mantenevo in vita su un ramo, in un batuffolo di calda ovatta nonostante il vento e il freddo; osservavo le nuvole, sempre più belle e senza sosta diverse, e in fondo io non mi consideravo più importante di quella piccola coccinella e, piena del senso della mia infima piccolezza, mi sentivo ineffabilmente felice.

Nicolò Feltri (1^F)

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